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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VI, 4
 
originale
 
4. "Magni Iovis germana et coniuga, sive tu Sami, quae sola partu vagituque et alimonia tua gloriatur, tenes vetusta delubra, sive celsae Carthaginis, quae te virginem vectura leonis caelo commeantem percolit, beatas sedes frequentas, seu prope ripas Inachi, qui te iam nuptam Tonantis et reginam deorum memorat, inclitis Argivorum praesides moenibus, quam cunctus oriens Zygiam veneratur et omnis occidens Lucinam appellat, sis mei extremis casibus Iuno Sospita meque in tantis exanclatis laboribus defessam imminentis periculi metu libera. Quod sciam, soles praegnatibus periclitantibus ultro subvenire." Ad istum modum supplicanti statim sese Iuno cum totius sui numinis angusta dignitate praesentat et protinus: "Quam vellem" inquit "per fidem nutum meum precibus tuis accommodare. Sed contra voluntatem Veneris nurus meae, quam filiae semper dilexi loco, praestare me pudor non sinit. Tunc etiam legibus quae servos alienos profugos invitis dominis vetant suscipi prohibeor."
 
traduzione
 
?'O sorella e sposa del grande Giove, sia che tu abiti nell'antico santuario di Samo, la sola che pu? vantarsi dei tuoi natali, di aver sentito per prima i tuoi vagiti e d'averti allevata, o sia che tu ti indugi nella beata dimora dell'eccelsa Cartagine che venera te, vergine trascorrente nel cielo sul dorso di un leone, o sia che tu protegga le mura di Argo presso le rive dell'Inaco, che da sempre ti chiama sposa del Tonante e regina di tutte le dee, tu che tutto l'Oriente venera col nome di Zigia e tutto l'Occidente con quello di Lucina, sii nella mia estrema sventura, veramente Giunone Salvatrice e me, sfinita da tutte le sofferenze patite, libera dalla paura del pericolo che mi sovrasta. So che tu sei quella che prontamente accorre a sostenere le donne nel momento rischioso del parto.' ?Cos? supplicava Psiche e a un tratto le comparve davanti Giunone in persona in tutta l'augusta maest? del suo nume: ?'Come vorrei, credimi, esaudire le tue preghiere' le disse 'ma per doveroso riguardo io non posso mettermi contro la volont? di Venere, che mi ? nuora, e che, del resto, ho sempre voluto bene come una figlia. Per giunta ci sono anche le leggi a impedirmelo, che proibiscono di dare ospitalit? agli schiavi fuggiti senza il permesso dei loro padroni.'
 

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